San Giustino de Arno
Da precettoria templare a commenda dell’Ordine di Malta

Le vicende insediative dell’ordine del Tempio nel Territorio Arnate sono ben documentate sia in merito alle testimonianze architettoniche che sul fronte delle fonti storiche.

Dai registri di Gregorio IX conservati presso l’Archivio Segreto Vaticano risulta infatti che il pontefice, venuto a conoscenza della grave crisi attraversata in spiritualibus e in temporalibus dal monastero benedettino di San Giustino de Arno, decise di riformarlo “in un altro Ordine”, evidentemente degno della fiducia del pontefice. Fu così che il 24 aprile 1238 l’insediamento fu affidato ai fratres domus militie Templi Ierosolymitani, strategicamente inseriti in questo modo nel quadro di un più ampio sistema di controllo delle Terre della Chiesa.

Degno di nota è il fatto che la neonata precettoria templare, che pure costituiva un solo ente ecclesiastico, si fregiava di una doppia intitolazione, articolandosi di fatto in due domus, distanti circa 12 chilometri l’una dall’altra. La prima era quella situata nel Territorio Arnate e, in continuità con l’insediamento originario, fu intitolata al martire locale Giustino; la seconda era invece collocata poco al di fuori delle mura della città di Perugia, nel contado di porta Sole, e in origine era intitolata a San Girolamo.

Ben presto, tuttavia, le fonti cominciano a indicare l’insediamento templare perugino come la domus Sancti Geronimi et Sancti Benvegnatis de Perusio, lasciando così intendere che il culto dell’eremita Bevignate – seppellito nell’omonima chiesa edificata a partire dal 1256 – si era rapidamente affermato.

Dopo il drammatico epilogo della storia dell’ordine del Tempio e la promulgazione da parte di Clemente V della Ad providam Christi vicarii (2 maggio 1312), i beni della militia Templi passarono all’Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, trasferitisi dopo la caduta di Acri (1291) nell’isola di Cipro, quindi a Rodi (1309) e infine a Malta (1530). Si comprende così il motivo per cui l’insediamento templare di San Giustino de Arno è divenuto da secoli una commenda di proprietà dell’Ordine Melitense.

© ASMOM, Archivio Priorato di Roma, Serie Commende, Cabreo 142, anno 1744

Negli Archivi Magistrali, custoditi a Roma nel Palazzo Magistrale del Sovrano Ordine di Malta, si conservano diversi cabrei relativi alla commenda di San Giustino corredati di dettagliate piante acquarellate che danno conto, a partire dal Seicento, della gestione di una fiorente azienda agricola sostenuta dalla produzione di estesi poderi.

— Sonia Merli